Buongiorno Anima!
Srila Prabhupada nei suoi ultimi giorni disse a tutti i suoi discepoli che avrebbero mostrato il loro amore per lui collaborando tra di loro dopo la sua dipartita.
Era un modo per chiedere loro di non perdersi dietro le differenze superficiali e di cercare invece l’essenza di ciò che li univa in una missione comune.
Se non andiamo all’essenza delle opportunità che abbiamo nella relazione con gli altri, se non cerchiamo l’essenza l’uno dell’altro e nel mondo intorno a noi, allora avremo molte scuse per combattere, per odiare, essere depressi, lamentarci, criticare.
Se invece cerchiamo l’essenza, nonostante vediamo tutto ciò che non va, troveremo anche la speranza.
La Bibbia dice: cerca e troverai. L’essenza dietro ogni cosa è il Signore, Krishna, l’infinitamente bello e amorevole.
La pratica spirituale, o sadhana, è un modo per cercare Krishna.
Sederci a recitare il japa, danzare nel kirtan, ascoltare le Scritture, offrire servizio tra devoti, sempre cercando di arrivare all’essenza: "Come posso farti piacere, mio Signore?"
Quando mettiamo questo spirito in primo piano nelle nostre relazioni e in ogni aspetto della vita, riceviamo le benedizioni del Signore.
Ce lo insegnano le grandi Scritture, i cuori dei santi. Srila Prabhupada ha visto il potenziale nei cuori di tanti giovani americani all’inizio della sua missione, e ha coltivato quella fiammella per trasformare i loro cuori.
Allo stesso modo attraverso le pratiche spirituali e le preghiere dovremmo cercare il potenziale gli uni negli altri e coltivarlo con cura.
Dove regna l’egoismo ci saranno innumerevoli scuse per lamentarsi e dividersi, mentre se coltiviamo un genuino spirito di servizio il Signore ci rivelerà ogni motivo per essere grati e restare uniti.
Buona giornata
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